Il candore della pelle labbra frementi mani tremanti gli occhi stanchi i rossi capelli sparsi sul cuscino l?alito macchiato macchiato di vino-le braccia
Ascelle sorelle genitali in fiore parlami d?amore parlami d?amore ghiandole renali paesaggi surreali le ginocchia tremano col ballo di san vito ti copri
La prima bambola dell?epoca prepubblicitaria che riusciva a piangere a sorridere e a pisciare-mentre jim suo fedele compagnopadrone gli chiedeva spesso
In principio tu lo sai non era li dimmi si Non e quello che tu vuoi Pero nascondimi dentro te A prima vista non compresi Che il treno aspettava te Partimmo
Le grandi pianure assolate irradiate per reazione di centinaia di miliardi di microesplosioni nucleari-quel candido sole del mattino che sempre ci parlo
ECCO SIAMO NOI - STESSI LIBRI STESSI EROI - STESSE FRASI STESSE IDEE STESSI BATTITI MAREE - PARALLELI IN ARMONIA - COME LAME IN SINTONIA POI IL NIENTE
E meglio aver commesso degli sbagli Per fretta per orgoglio o per pieta Che vivere corroso dai rimpianti Vestendosi di falsa dignita. Se vuoi sentirti
Da tre giorni stessa faccia Stesso vestito non metto passi Non invento parole Sentirsi meglio e lontano Come vacanze nei mari del sud Ci vorrebbe una
Mi vesto come voglio perche? voglio vestirmi canto quel che sono per non dimenticarlo mangio quel che c?e? perche? voglio nutrirmi ascolto chiunque mi
Il nero di china scorre tra le gambe come fluido mestruale di una seppia in amore devo difendermi dalle tue false attenzioni che potrebbero farmi diventare
che ne so, che ne so, di te di me,di te di me che ne so, che ne so, se pensi mai che penso a te sono ancora qui, senza casa mia per favore scendi e,
Son le quattro del mattino sto prendendo un cappuccino penso ancora a quei tuoi seni e mi tremano le mani come mai mi sento solo forse manca il terzo
Non e finita la notte dei pericoli resta vagante un?ultima vertigine il primo sguardo e quello piu difficile e tu sei sempre li a pochi passi da
Cercare una scusa per farmi le fusa e scendere dal letto un pochino delusa senza nient?altro in mente senza nient?altro in mente-chiamale parti praticamente
Erano i giorni delle biciclette - Di targhe alterne e d?austerita - Suonavi ancora solo per te stesso - Cercando spazzi nei concerti pop Torino e Juve
Ho visto piatti e scodelle sorridere ambigui tonnellate di skiuma borbottare e complottare evadere dal tubo e andare a malignare nelle profondita? del
Sintomi forti nella musica Che non ho Correndo tra gli incastri della vita Che grida e strano forte non ho mai Guardato su e nella polvere i pensieri
I parassiti divorano le verdi e rigogliose foglie del granturco e vedo giorno dopo giorno le campagne inaridire con le fabbriche intorno e sento mille