spogliati di questi abiti ch' erano miei del compiacimento distante di vedermi qui sfiorami ora che puoi apri le mie labbra e saziati di quel che sei
sono l'uomo senza spina dorsale non abbia timore sara il freddo la neve o il passo pesante che la fa diffidare non vorrei disturbare solo rapire dal
sei l'istante prima che tutto si frantumi il vento che attraversava e ripuliva la mia faccia da ogni mi paura quando il volto cede e si consuma quando
perche nulla vedo e nulla sento dammi ogni tua passione la correggero e riscrivero in mille parole e quando avro finito tu saprai che ho finito con te
sono la donna di fiori porto un ciclamino dentro la mia bocca e ogni petalo che cade dalle mie labbra e una bugia che cade ai tuoi piedi non puo farti
io qui assente nel meno delle mie facolta fisiche e mentali rilascio il mio testamento a passata memoria ora che non ho niente da dire ora che non ho
passo a guado ogni mio dolore che possa scriverne per non lasciarlo stagnare ho piegato le mie ginocchia per portarti ora piegate perche tremanti nel
sputo ciliegie e ne ingoio il nocciolo amaro la tua presenza grava quanto la tua assenza e mi guardo spezzarmi come un ramo ad ogni suo silenzio e nascondermi