Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot, dormo tutte le notti aspettando Godot. Ho passato la vita ad aspettare Godot. Nacqui un giorno di marzo o
Guarda si allontana piano Questo passato prossimo gia lontano Tra una rosa che sfiora Il dorso della mano E il tuo passo hollywoodiano. Ora sul tuo
Io ti faccio del male anche se ti amo, ci sono troppi spigoli nei miei giorni, cosi ferisco i tuoi riposi, i tuoi sonni, con parole insistenti, col bisogno
Lo chiamavamo Keaton quel pianista Naturalmente perche non sorrideva mai Mentre noi ci ammazzavamo di risate A vederlo come un parafulmine, dritto, Contro
Vivere costa fatica, quando la vita e tutti i giorni uguale. Vivere costa fatica, quando dai giorni non nasce nient'altro che male. Ditemi come si fa
L'amore e una metamorfosi Dal silenzio ad un suono, da una vertigine di lana di vetro Al diavolo in pietra su un duomo, E non so piu se sono una donna
Non conosco sorrisi neanche quelli di mia madre che non mi ha sorriso mai per paura del mio pianto ed un fardello accanto al percorso degli anni e le
cui riempire i lunghi intervalli, tra un momento e l'altro di felicita. E la voglia di vivere, forse ti portera, se il suo sole corto bastera. Ed in un viaggio
E neanche dolore E' il vento di Bologna, Questo e il fascismo Al tempo dell'amore E non e disperazione E neanche dolore E' un viaggio in Italia Questo
Ti ricordi, Michel dei nostri pantaloni corti, delle tue gambe lunghe magre e forti e della rabbia che mi davano correndo tutti i giorni un po' piu svelte
Un film sbagliato In cui non succede niente, Con degli attori che non sanno recitare, Non sono attori, E non sono neanche gente, Come sugli autobus di questa ITALIA
E Siamo noi a far ricca la terra noi che sopportiamo la malattia del sonno e la malaria noi mandiamo al raccolto cotone, riso e grano, e noi piantiamo