가사: Giorgio Canali & Rossofuoco. Nostra Signora Della Dinamite.
Restiamo attoniti
quando cade il vento,
stupiti, immobili.
Resta il silenzio.
Angeli autistici
svolazzano ostinati intorno,
qualcuno deve dirglielo
che non e giorno
oggi.
Studio i miei lividi,
ci leggo dentro il mio destino,
unghie, graffi, brividi,
vedo come eravamo
ieri.
E questi buchi neri
che ci devastano il firmamento
inghiottono cio che resta di noi,
ci svuotano dentro.
Nelle aritmie cardiache,
nei voli verticali,
nelle nostre danze elettriche,
negli sconforti autunnali.
Fra le lenzola sudicie
a leccarci le ferite,
proteggi i nostri impeti
nostra signora della dinamite.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
tra rondini a primavera
e panettoni a natale,
fra porcherie sintattiche
e poesie narcotiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
Questo letto e un aeroplano,
ti prego voliamo via,
lontano, molto lontano
dalla nostra agonia,
via dalle rotte solite delle mie depressioni,
qualcuno abbatta questi angeli,
hanno rotto i coglioni.
Vene che esplodono,
piogge rosse, grida distorte,
sento il mio cuore
che si ferma poi riparte.
Tu testimone impassibile
di queste nostre vite,
salvaci dalle micce corte
nostra signora della dinamite.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
fra un treno in ritardo
e una morte puntuale,
fra prediche mediatiche
e discussioni etiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
fra un avvio di negoziato
e una soluzione finale,
fra crisi diplomatiche
e crescite economiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
(Grazie a vale per questo testo)
quando cade il vento,
stupiti, immobili.
Resta il silenzio.
Angeli autistici
svolazzano ostinati intorno,
qualcuno deve dirglielo
che non e giorno
oggi.
Studio i miei lividi,
ci leggo dentro il mio destino,
unghie, graffi, brividi,
vedo come eravamo
ieri.
E questi buchi neri
che ci devastano il firmamento
inghiottono cio che resta di noi,
ci svuotano dentro.
Nelle aritmie cardiache,
nei voli verticali,
nelle nostre danze elettriche,
negli sconforti autunnali.
Fra le lenzola sudicie
a leccarci le ferite,
proteggi i nostri impeti
nostra signora della dinamite.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
tra rondini a primavera
e panettoni a natale,
fra porcherie sintattiche
e poesie narcotiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
Questo letto e un aeroplano,
ti prego voliamo via,
lontano, molto lontano
dalla nostra agonia,
via dalle rotte solite delle mie depressioni,
qualcuno abbatta questi angeli,
hanno rotto i coglioni.
Vene che esplodono,
piogge rosse, grida distorte,
sento il mio cuore
che si ferma poi riparte.
Tu testimone impassibile
di queste nostre vite,
salvaci dalle micce corte
nostra signora della dinamite.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
fra un treno in ritardo
e una morte puntuale,
fra prediche mediatiche
e discussioni etiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
Mentre il mondo vive il suo miraggio
di essere reale,
fra un avvio di negoziato
e una soluzione finale,
fra crisi diplomatiche
e crescite economiche,
le fantasie degli incubi che siamo noi.
(Grazie a vale per questo testo)
Giorgio Canali
Giorgio Canali